Karol Józef Wojtyła nacque il 18 maggio 1920 a Wadowice, una piccola città polacca a 50 km da Cracovia. Figlio di Karol Wojtyła senior, un sottufficiale dell'esercito, e di Emilia Kaczorowska, che morì quando Karol aveva solo 9 anni.
Durante gli studi al ginnasio, dimostrò grande passione per la letteratura e il teatro. Nel 1938 si trasferì con il padre a Cracovia per iscriversi all'Università Jagellonica, dove studiò filologia polacca.
"Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!"
L'occupazione nazista della Polonia nel 1939 interruppe i suoi studi. Per evitare la deportazione in Germania, lavorò come operaio in una cava e poi in una fabbrica chimica. In questo periodo maturò la sua vocazione sacerdotale.
Nel 1942, durante l'occupazione nazista, Karol entrò nel seminario clandestino di Cracovia diretto dall'arcivescovo Adam Stefan Sapieha. Fu ordinato sacerdote il 1° novembre 1946.
Completò i suoi studi a Roma al Pontificio Ateneo Angelicum (oggi Pontificia Università San Tommaso d'Aquino), dove nel 1948 ottenne il dottorato in teologia con una tesi sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce.
Tornato in Polonia, servì come vicario in diverse parrocchie e come cappellano universitario, dimostrando particolare attenzione ai giovani e al mondo intellettuale.
Il 4 luglio 1958, Papa Pio XII nominò Wojtyła vescovo ausiliare di Cracovia. A soli 38 anni, divenne il più giovane membro dell'episcopato polacco. Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-1965), contribuendo in particolare alla stesura della costituzione Gaudium et Spes.
Nel 1964 divenne arcivescovo di Cracovia e nel 1967 fu creato cardinale da Papa Paolo VI. Durante il suo episcopato a Cracovia, si distinse per:
"La libertà non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell'avere il diritto di fare ciò che dobbiamo."
Il 16 ottobre 1978, dopo il brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I, Karol Wojtyła fu eletto papa con il nome di Giovanni Paolo II. A 58 anni, divenne il più giovane pontefice dal 1846 e il primo papa non italiano dopo 455 anni.
Giovanni Paolo II fu definito "il Papa pellegrino" per i suoi 104 viaggi apostolici in tutto il mondo, visitando 129 paesi. Fu il primo papa a visitare:
Il suo insegnamento sociale si concentrò su:
Promosse incontri storici con leader di altre religioni, tra cui:
Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, Giovanni Paolo II fu gravemente ferito in un attentato dal turco Mehmet Ali Ağca. Dopo l'attentato, il papa visitò in prigione il suo attentatore, perdonandolo pubblicamente.
Negli ultimi anni del suo pontificato, la sua salute peggiorò visibilmente a causa del morbo di Parkinson, ma continuò il suo ministero con grande forza d'animo, diventando un esempio di come affrontare la sofferenza con dignità.
"La sofferenza è presente nel mondo per provocare amore, per far nascere opere di amore verso il prossimo, per trasformare tutta la civiltà umana nella civiltà dell'amore."
Giovanni Paolo II morì il 2 aprile 2005 alle 21:37, dopo una lunga agonia seguita da milioni di persone in tutto il mondo. Ai suoi funerali parteciparono oltre 4 milioni di pellegrini e rappresentanti di 157 paesi.
Il processo di beatificazione iniziò immediatamente dopo la sua morte, con una deroga speciale alla norma che impone di attendere 5 anni. Fu beatificato da Benedetto XVI il 1° maggio 2011 e canonizzato da Papa Francesco il 27 aprile 2014.
Karol Wojtyła sviluppò un originale pensiero filosofico-teologico che univa la tradizione tomista con la fenomenologia e l'antropologia personalista. Le sue opere principali includono:
Un'analisi filosofica dell'amore umano che getta le basi per la sua successiva teologia del corpo.
Opera fondamentale della sua antropologia filosofica, che esplora la persona umana attraverso l'analisi dell'azione.
Una serie di 129 catechesi tenute tra il 1979 e il 1984 che rivoluzionarono la comprensione cristiana della sessualità, del matrimonio e della vocazione dell'uomo.
"L'uomo non può vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l'amore, se non s'incontra con l'amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente."
Il suo pensiero ha influenzato profondamente la Chiesa cattolica del XX e XXI secolo, specialmente nell'ambito dell'etica sessuale, della bioetica e della filosofia dell'azione.