Ludwig Wittgenstein

Il Filosofo del Linguaggio e dei Limiti del Pensiero

Ludwig Wittgenstein (1889-1951) è considerato uno dei filosofi più influenti del XX secolo. Il suo lavoro ha rivoluzionato la filosofia del linguaggio, la logica e l'epistemologia, con implicazioni profonde per l'intero panorama filosofico contemporaneo.

Ritratto di Ludwig Wittgenstein

Ludwig Wittgenstein (1889-1951), filosofo austriaco-britannico

Biografia e Formazione

Nato a Vienna nel 1889 in una ricca famiglia industriale, Wittgenstein studiò inizialmente ingegneria aeronautica a Manchester, dove sviluppò un interesse per la filosofia della matematica. Questo interesse lo portò a Cambridge, dove divenne allievo di Bertrand Russell.

1889
Nascita a Vienna, Austria
1908-1911
Studi di ingegneria aeronautica a Manchester
1911-1913
Studi a Cambridge con Bertrand Russell
1914-1918
Servizio militare durante la Prima Guerra Mondiale
1921
Pubblicazione del "Tractatus Logico-Philosophicus"
1929
Ritorno a Cambridge e lavoro alle "Ricerche filosofiche"
1939-1947
Professore a Cambridge
1951
Morte a Cambridge

Il Tractatus Logico-Philosophicus

Pubblicato nel 1921, il "Tractatus" è l'unica opera di Wittgenstein pubblicata durante la sua vita. In questo testo, Wittgenstein sviluppa una teoria figurativa del linguaggio, secondo cui le proposizioni sono "immagini" della realtà.

"I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo."

Le tesi principali del Tractatus includono:

  1. Il mondo è la totalità dei fatti, non delle cose
  2. Il linguaggio rappresenta la realtà attraverso proposizioni che sono immagini dei fatti
  3. Le proposizioni della logica sono tautologie e non dicono nulla sul mondo
  4. Ciò che può essere detto può essere detto chiaramente, e su ciò di cui non si può parlare si deve tacere

Wittgenstein credeva di aver risolto tutti i problemi filosofici con il Tractatus e abbandonò temporaneamente la filosofia per dedicarsi ad altre attività, incluso l'insegnamento elementare in Austria.

Le Ricerche Filosofiche e il Secondo Wittgenstein

Dopo il suo ritorno a Cambridge nel 1929, Wittgenstein sviluppò una nuova filosofia del linguaggio che rappresentava un netto distacco dalle idee del Tractatus. Le "Ricerche filosofiche", pubblicate postume nel 1953, presentano questa nuova visione.

Giochi Linguistici

Wittgenstein introduce il concetto di "giochi linguistici" per descrivere la varietà di modi in cui usiamo il linguaggio. Ogni gioco linguistico ha le sue regole e il suo scopo specifico.

Somiglianze di Famiglia

Contro l'essenzialismo, Wittgenstein sostiene che i concetti non hanno un'essenza unica ma sono uniti da una rete di somiglianze sovrapposte.

Significato come Uso

Il significato di una parola non è un oggetto a cui essa riferisce, ma il suo uso nel linguaggio: "Il significato di una parola è il suo uso nella lingua".

Argomento del Linguaggio Privato

Wittgenstein critica l'idea che possano esistere linguaggi puramente privati, sostenendo che il linguaggio è essenzialmente un fenomeno sociale.

"Il filosofo è colui che deve guarire in sé molte malattie dell'intelletto prima di poter giungere alla razionalità delle nozioni comuni."

Il Pensiero sul Linguaggio e la Filosofia

La filosofia di Wittgenstein ha rivoluzionato il modo di concepire il linguaggio, la mente e la conoscenza. Il suo approccio terapeutico alla filosofia vede i problemi filosofici come confusioni linguistiche da dissolvere piuttosto che come enigmi da risolvere.

Filosofia come Terapia

Per Wittgenstein, il compito della filosofia non è costruire teorie ma chiarire i pensieri: "La filosofia è una battaglia contro l'incantamento del nostro intelletto mediante mezzo del nostro linguaggio".

Critica alla Metafisica

Wittgenstein sostiene che molti problemi metafisici sorgono da incomprensioni riguardo al funzionamento del linguaggio. La filosofia dovrebbe mostrare alla mosca la via d'uscita dalla bottiglia.

Forme di Vita

Il linguaggio è radicato in "forme di vita", cioè in pratiche e modi di vivere condivisi. I giochi linguistici sono possibili solo all'interno di queste forme di vita.

"Un'immagine ci teneva prigionieri. E non potevamo uscirne, poiché giaceva nel nostro linguaggio, e questo sembrava ripetercela inesorabilmente."

Opere Principali

  • Tractatus Logico-Philosophicus (1921) - L'unica opera pubblicata in vita, che presenta la sua prima filosofia del linguaggio.
  • Ricerche filosofiche (1953) - Opera postuma che presenta il suo pensiero maturo e la teoria dei giochi linguistici.
  • Osservazioni sui fondamenti della matematica (1956) - Riflessioni sulla natura della matematica e dei suoi fondamenti.
  • Della certezza (1969) - Analisi dello status della conoscenza e della certezza nel nostro sistema di credenze.
  • Note sul "Ramo d'oro" di Frazer (1967) - Commenti critici all'antropologia di James George Frazer.
  • Libro Blu e Libro Marrone (1958) - Due serie di appunti dettati ai suoi studenti che anticipano le tematiche delle Ricerche.

Influenza e Eredità

L'influenza di Wittgenstein sulla filosofia contemporanea è immensa e si estende a diverse aree: filosofia del linguaggio, filosofia della mente, epistemologia, estetica e filosofia della religione.

La Scuola di Cambridge e l'Analisi Ordinaria del Linguaggio

Il secondo Wittgenstein ha ispirato il movimento della "filosofia del linguaggio ordinario" rappresentato da filosofi come Gilbert Ryle, John Austin e Peter Strawson.

Filosofia della Psicologia

Le sue riflessioni su mente, coscienza e comportamento hanno influenzato profondamente la filosofia della psicologia e le scienze cognitive.

Post-strutturalismo e Decostruzione

Alcuni temi wittgensteiniani, come la critica al fondazionalismo e l'attenzione al linguaggio, hanno risonanze con il pensiero post-strutturalista e decostruttivista.

Filosofia Continentale

Nonostante la sua collocazione nella tradizione analitica, il pensiero di Wittgenstein ha influenzato anche autori continentali come Lyotard, Foucault e Derrida.

"Wittgenstein ha cambiato non solo ciò che i filosofi fanno, ma la loro concezione di ciò che potrebbe essere la filosofia."

Riferimenti Bibliografici

1. Wittgenstein, L. (1921). Tractatus logico-philosophicus. Torino: Einaudi, 1964.

2. Wittgenstein, L. (1953). Ricerche filosofiche. Torino: Einaudi, 1967.

3. Wittgenstein, L. (1969). Della certezza. Torino: Einaudi, 1978.

4. Monk, R. (1990). Ludwig Wittgenstein: Il dovere del genio. Milano: Bompiani, 1991.

5. Marconi, D. (1987). Guida a Wittgenstein. Roma-Bari: Laterza.