Biografia
Thomas S. Kuhn negli anni '80
Thomas Samuel Kuhn nacque il 18 luglio 1922 a Cincinnati, Ohio, da Samuel L. Kuhn, ingegnere industriale, e Minette Stroock Kuhn. Cresciuto in una famiglia ebraica colta, sviluppò presto un interesse per la scienza e la filosofia.
Kuhn studiò fisica all'Università di Harvard, dove conseguì il bachelor nel 1943. Durante gli studi universitari, fu profondamente influenzato dalle lezioni di storia della scienza tenute da Alexandre Koyré. Dopo aver prestato servizio come ricercatore per il governo degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, tornò a Harvard dove completò il master (1946) e il dottorato in fisica (1949).
Fu durante i suoi studi post-dottorato che Kuhn si dedicò sempre più alla storia e alla filosofia della scienza. Insegnò all'Università della California, Berkeley (1956-1964), alla Princeton University (1964-1979) e al MIT (1979-1991). La sua opera più celebre, "La struttura delle rivoluzioni scientifiche" (1962), rivoluzionò la filosofia della scienza e divenne uno dei libri accademici più citati del XX secolo.
Kuhn morì il 17 giugno 1996 a Cambridge, Massachusetts, per un cancro ai polmoni. La sua eredità intellettuale continua a influenzare profondamente la filosofia della scienza, la sociologia della conoscenza e gli studi sulla scienza e la tecnologia.
Pensiero Filosofico
La Struttura delle Rivoluzioni Scientifiche
L'opera fondamentale di Kuhn, "La struttura delle rivoluzioni scientifiche" (1962), propose una visione radicalmente nuova dello sviluppo scientifico. Contrariamente all'immagine cumulativa e progressiva della scienza, Kuhn descrisse la storia della scienza come una successione di periodi di "scienza normale" interrotti da "rivoluzioni scientifiche".
Secondo Kuhn, la scienza non procede attraverso un accumulo graduale di conoscenze, ma attraverso rotture drammatiche in cui un "paradigma" scientifico viene sostituito da un altro. I paradigmi sono modelli concettuali che definiscono:
- Quali problemi sono rilevanti per una disciplina scientifica
- Quali metodi sono appropriati per risolverli
- Quali standard devono essere soddisfatti per una soluzione accettabile
- Quali esempi di ricerca passata servono come modelli
Il Concetto di Paradigma
Il concetto di "paradigma" è centrale nella filosofia di Kuhn. Un paradigma rappresenta una costellazione di credenze, valori, tecniche e esempi condivisi da una comunità scientifica.
Kuhn inizialmente utilizzò il termine in modo piuttosto vago, ma in seguito lo precisò distinguendo tra:
- Matrice disciplinare: L'insieme di credenze, valori, tecniche condivise da una comunità scientifica
- Esemplari: Le soluzioni concrete a problemi che servono come modelli per la ricerca futura
I paradigmi forniscono ai scienziati non solo teorie, ma anche strumenti concettuali, standard metodologici e criteri per valutare ciò che conta come un problema significativo o una soluzione accettabile.
Scienza Normale e Scienza Rivoluzionaria
Kuhn distingue tra due tipi fondamentali di attività scientifica: la scienza normale e la scienza rivoluzionaria.
La scienza normale consiste nella risoluzione di rompicapo all'interno di un paradigma consolidato. Gli scienziati non cercano di falsificare il paradigma (come sosteneva Popper), ma di estenderlo e articolarlo risolvendo problemi specifici.
La scienza rivoluzionaria emerge quando anomalie accumulate minano la fiducia nel paradigma esistente. Quando un numero sufficiente di anomalie resiste ai tentativi di risoluzione, la comunità scientifica entra in uno stato di crisi che può culminare in una rivoluzione scientifica.
Il Ciclo dello Sviluppo Scientifico secondo Kuhn
Concetti Chiave
Incommensurabilità
Uno dei concetti più controversi di Kuhn è quello di "incommensurabilità" tra paradigmi. I paradigmi successivi non sono semplicemente versioni migliorate di quelli precedenti, ma visioni del mondo radicalmente diverse.
L'incommensurabilità si manifesta a tre livelli:
- Incommensurabilità semantica: I termini scientifici cambiano significato tra un paradigma e l'altro
- Incommensurabilità metodologica: I criteri per valutare le teorie cambiano
- Incommensurabilità percettiva: Gli scienziati letteralmente "vedono" il mondo in modo diverso
Questa idea sfida la nozione di progresso scientifico come avvicinamento graduale alla verità. Per Kuhn, non esiste una posizione neutrale da cui confrontare paradigmi diversi.
Cambio di Paradigma
Il cambio di paradigma non è un processo puramente razionale basato su evidenze conclusive. Kuhn paragona il cambio di paradigma a un "cambio di Gestalt" o a una conversione religiosa.
I fattori che influenzano il cambio di paradigma includono:
- L'incapacità del paradigma esistente di risolvere anomalie importanti
- La promessa del nuovo paradigma di risolvere quei problemi
- Considerazioni estetiche (eleganza, semplicità)
- Fattori sociologici e generazionali
Anomalie e Crisi
Le anomalie sono osservazioni o risultati che contraddicono le aspettative del paradigma dominante. Inizialmente, le anomalie vengono spesso ignorate o attribuite a errori sperimentali.
Quando le anomalie si accumulano e resistono ai tentativi di risoluzione, la comunità scientifica entra in uno stato di crisi. Durante la crisi:
- Le regole normali della scienza si rilassano
- Vengono esplorate teorie alternative
- Si sviluppa un senso di "insicurezza professionale"
- La filosofia diventa più rilevante per gli scienziati
Esempi storici di crisi includono la crisi dell'astronomia tolemaica prima di Copernico e la crisi della fisica newtoniana prima della relatività e della meccanica quantistica.
Opere Principali
La struttura delle rivoluzioni scientifiche (1962)
Questa opera rivoluzionaria, inizialmente pubblicata come monografia nella "Enciclopedia internazionale della scienza unificata", divenne uno dei libri più influenti del XX secolo nella filosofia della scienza.
Il libro propone una visione non cumulativa dello sviluppo scientifico, introducendo concetti come paradigma, scienza normale, anomalie, crisi e rivoluzioni scientifiche. Ha influenzato non solo la filosofia della scienza, ma anche la sociologia, l'antropologia, la psicologia e le scienze politiche.
Nonostante le critiche ricevute, l'opera rimane un punto di riferimento obbligatorio per chiunque studi lo sviluppo della scienza e della conoscenza umana.
La rivoluzione copernicana (1957)
In questo lavoro, Kuhn analizza la transizione dall'astronomia tolemaica a quella copernicana come caso esemplare di rivoluzione scientifica.
Kuhn mostra come la rivoluzione copernicana non fu semplicemente una correzione di errori nell'astronomia tolemaica, ma un cambiamento radicale nella concezione dell'universo e del posto dell'uomo in esso. L'opera illustra molti dei concetti che sarebbero diventati centrali nella "Struttura delle rivoluzioni scientifiche".
La tensione essenziale (1977)
Questa raccolta di saggi sviluppa e chiarisce molti aspetti del pensiero di Kuhn, inclusa la sua risposta alle critiche ricevute.
I saggi esplorano temi come la relazione tra tradizione e innovazione nella scienza, il ruolo dei valori nella ricerca scientifica e la natura del cambiamento concettuale. Kuhn precisa qui il suo concetto di paradigma e discute l'incommensurabilità in modo più articolato.
La teoria del corpo nero e la discontinuità quantistica (1978)
In questo lavoro, Kuhn applica il suo approccio storico-filosofico alla nascita della meccanica quantistica.
Kuhn analizza come il problema della radiazione del corpo nero portò a una crisi nella fisica classica e preparò il terreno per la rivoluzione quantistica. L'opera mostra l'utilità del suo approccio per comprendere sviluppi scientifici specifici.
Influenza e Critiche
Il pensiero di Kuhn ha esercitato un'influenza profonda e duratura su molte discipline, rivoluzionando la nostra comprensione della scienza e del suo sviluppo.
Influenza sulla Filosofia della Scienza
Kuhn ha spostato l'attenzione della filosofia della scienza dalla logica della giustificazione alla storia e alla sociologia della scienza. I suoi concetti di paradigma e rivoluzione scientifica sono diventati parte del vocabolario fondamentale della disciplina.
Critiche al Relativismo
Molti filosofi, tra cui Karl Popper e Imre Lakatos, hanno accusato Kuhn di relativismo. Secondo i critici, se i paradigmi sono incommensurabili e il cambio di paradigma non è completamente razionale, allora non possiamo dire che la scienza progredisce verso la verità.
Influenza sugli Science Studies
Il lavoro di Kuhn ha ispirato il campo degli "Science and Technology Studies" (STS), che esplora i fattori sociali, culturali e politici che influenzano lo sviluppo scientifico. Autori come Bruno Latour e Steve Woolgar hanno sviluppato approcci ancora più radicali allo studio della scienza.
Risposte di Kuhn alle Critiche
Kuhn ha sempre negato di essere un relativista. Ha sostenuto che la scienza progredisce nel senso che i paradigmi successivi sono generalmente migliori nel risolvere rompicapo, anche se non possiamo dire che si avvicinano alla verità assoluta. Negli ultimi anni della sua carriera, ha lavorato per sviluppare una teoria dell'evoluzione scientifica che potesse riconciliare il suo approccio con una nozione robusta di progresso.
Impatto Oltre la Filosofia
I concetti di Kuhn sono stati applicati in campi come l'economia, la sociologia, la psicologia, la letteratura e persino la teologia. L'idea di "cambio di paradigma" è diventata un'espressione comune per descrivere trasformazioni radicali in qualsiasi campo.