Nato a Bagnols-sur-Cèze, in Provenza (Francia), Gersonide visse in un periodo di grande fermento intellettuale, ma anche di crescente intolleranza in Europa. La sua formazione fu profondamente influenzata dalla tradizione filosofica e scientifica ebraico-araba della Provenza, in particolare dalla filosofia di Averroè (Ibn Rushd), di cui fu un ardente ammiratore e commentatore.

A differenza di molti suoi contemporanei, Gersonide non era coinvolto nelle dispute politiche o comunitarie, ma si dedicò interamente allo studio e alla scrittura. La sua reputazione come pensatore originale e audace si diffuse rapidamente, attirando l'attenzione di studiosi ebrei e cristiani, tanto che alcune delle sue opere furono tradotte in latino ancora durante la sua vita.

Il pensiero di Gersonide è un tentativo audace di conciliare la fede ebraica con la filosofia aristotelica e la scienza del suo tempo, spingendo il razionalismo a limiti raramente raggiunti nel pensiero ebraico. La sua opera filosofica principale è "Milhamot HaShem" (Le Guerre del Signore), un'indagine critica su sei grandi questioni teologico-filosofiche:

Oltre alla filosofia, Gersonide diede contributi significativi all'astronomia e alla matematica. Inventò il Bastone di Giacobbe (Jacob's Staff), uno strumento per misurare gli angoli tra i corpi celesti, che fu ampiamente utilizzato nella navigazione fino al XVII secolo. Scrisse anche importanti trattati matematici sulla trigonometria e sulle combinazioni. I suoi commentari biblici, anch'essi intrisi di analisi razionale e talvolta speculativa, miravano a rivelare il significato profondo e filosofico delle Scritture.

Il razionalismo intransigente di Gersonide e le sue conclusioni, in particolare quelle sull'onniscenza divina e sulla creazione, furono estremamente controverse e respinte dalla maggior parte dei pensatori ebrei successivi. La sua opera fu spesso vista come troppo audace e persino eretica. Maimonide, pur essendo anch'egli un razionalista, aveva lasciato spazio a un maggiore mistero e alla trascendenza divina. Gersonide, invece, cercò di spiegare ogni cosa attraverso la ragione, anche a costo di limitare gli attributi divini.

Nonostante le critiche, l'influenza di Gersonide fu innegabile, specialmente in ambito scientifico e tra alcuni filosofi ebrei che apprezzavano la sua coerenza logica. La sua opera continua a essere studiata come un esempio di pensiero filosofico ebraico audace e indipendente, che ha sfidato le convenzioni e ha cercato di dare risposte razionali alle questioni più profonde della fede e dell'esistenza.