Eschilo (525 a.C. circa - 456 a.C.), nato a Eleusi nell'Attica, è universalmente riconosciuto come il fondatore del teatro tragico greco. Soprannominato "il Padre della Tragedia", fu il primo dei tre grandi tragici greci (insieme a Sofocle ed Euripide) e rivoluzionò la forma drammatica, trasformandola da semplice spettacolo corale a complessa rappresentazione teatrale.
Eschilo combatté nelle battaglie di Maratona (490 a.C.) e Salamina (480 a.C.), esperienze che influenzarono profondamente la sua visione tragica. Introdusse innovazioni fondamentali nel teatro:
Secondo Attore
Introdusse il deuteragonista, permettendo il dialogo e il conflitto drammatico
Trilogie Legate
Sviluppò trilogie tematiche con una storia continua
Scenografia
Pioniere nell'uso di costumi, maschere e macchine teatrali
Temi Elevati
Trattò questioni cosmiche: giustizia divina, hybris, destino
Delle circa 90 opere che compose, solo 7 tragedie complete sono giunte fino a noi. La sua produzione rappresenta il passaggio dal teatro arcaico a quello classico, con una profonda riflessione sul rapporto tra uomini, dèi e destino.