Enesidemo di Cnosso

Il filosofo scettico tra i resti della civiltà minoica

Introduzione Storica

Enesidemo di Cnosso (in greco antico: Ἀνεσίδημος, Amesídēmos) fu un filosofo scettico greco, nato a Cnosso, Creta, probabilmente nel I secolo a.C. La sua figura emerge in un periodo di transizione tra il declino dello scetticismo accademico e la rinascita dello scetticismo pirroniano.

Cnosso, la sua città natale, era un luogo carico di storia e mitologia. Nota principalmente per il Palazzo di Cnosso e la leggenda del Minotauro e del Labirinto, questa antica città minoica rappresentava il crocevia tra il mondo minoico-miceneo e la classicità greca. In questo contesto ricco di stratificazioni culturali, Enesidemo sviluppò il suo pensiero filosofico.

Vita e Opere

Poche sono le notizie biografiche su Enesidemo. Si ritiene che abbia insegnato ad Alessandria d'Egitto, all'epoca uno dei principali centri culturali del mondo ellenistico. La sua opera principale, i "Discorsi pirroniani" (Πυρρώνειοι Λόγοι), è andata perduta, ma ci è nota attraverso il resoconto che ne fa Photius nella sua "Biblioteca".

Enesidemo è considerato il sistematizzatore dello scetticismo antico. Mentre la scuola scettica accademica si era progressivamente avvicinata a posizioni dogmatiche, Enesidemo operò un ritorno alle origini pirroniane, rinnovando e organizzando sistematicamente le argomentazioni scettiche.

Le sue opere rappresentano un ponte fondamentale tra lo scetticismo dell'Accademia e il neopirronismo, influenzando successivamente il pensiero di Sesto Empirico, la nostra fonte principale per la conoscenza dello scetticismo antico.

I Dieci Tropi dello Scetticismo

Enesidemo è celebre per la sistematizzazione dei dieci tropi (o modi) attraverso i quali giustificava la sospensione del giudizio (epoché). Questi tropi rappresentano altrettante argomentazioni per dimostrare l'impossibilità di giungere a una conoscenza certa della realtà:

  1. Dalla diversità degli animali: Le differenti specie percepiscono la realtà in modi diversi.
  2. Dalla diversità umana: Anche tra gli esseri umani esistono differenze percettive e cognitive.
  3. Dalla diversità degli organi di senso: Ogni senso fornisce una percezione differente della stessa realtà.
  4. Dalle circostanze soggettive: Le condizioni individuali (salute, malattia, età) influenzano la percezione.
  5. Dalle posizioni, distanze e luoghi: La prospettiva cambia a seconda della posizione dell'osservatore.
  6. Dai miscugli: Gli oggetti non ci appaiono mai puri, ma sempre in combinazione con altri elementi.
  7. Dalle quantità e costituzioni degli oggetti: La quantità modifica la qualità percepita (es. vino bevuto moderatamente fortifica, in eccesso debilita).
  8. Dalla relazione: Tutte le cose sono in relazione con altre cose e con l'osservatore.
  9. Dalla frequenza o rarità: La familiarità con un fenomeno influenza il nostro giudizio.
  10. Dai costumi, leggi e credenze mitiche: Le convenzioni culturali determinano diversità di giudizio.
"I tropi di Enesidemo rappresentano la più compiuta sistematizzazione dell'atteggiamento scettico verso la conoscenza, dimostrando l'impossibilità di giungere a verità assolute attraverso i sensi o la ragione."

Il Concetto di Epochè

Centrale nel pensiero di Enesidemo è il concetto di epoché (sospensione del giudizio). Secondo il filosofo, di fronte alla contraddittorietà delle percezioni e dei ragionamenti, il saggio deve sospendere il giudizio, astenendosi dall'affermare o negare alcunché.

Questa sospensione non è fine a se stessa, ma conduce all'atarassia, l'imperturbabilità dell'animo. Liberandosi dalle opinioni e dai dogmi, il saggio scettico raggiunge la serenità interiore, non essendo più turbato dall'incertezza della conoscenza.

L'epoché enesidemea rappresenta quindi non solo un metodo filosofico, ma una vera e propria via alla felicità, attraverso il distacco dalle passioni e dalle opinioni che turbano l'animo.

Enesidemo e la Tradizione Minoica

Il legame tra Enesidemo e la sua città natale, Cnosso, va oltre la semplice origine geografica. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che l'ambiente culturale cretese, con la sua stratificazione di influenze minoiche, micenee e greche, possa aver influenzato il relativismo del pensiero enesidemeo.

La civiltà minoica, con la sua scrittura ancora in parte indecifrata (Lineare A) e i suoi complessi rituali, rappresentava un esempio di diversità culturale e cognitiva che potrebbe aver ispirato i tropi sulla relatività delle percezioni e delle convenzioni.

Inoltre, il labirinto di Cnosso, simbolo per eccellenza della complessità e dell'impossibilità di orientarsi con certezza, può essere letto come metafora del percorso scettico: di fronte all'impossibilità di trovare una via d'uscita certa, la sospensione del giudizio diventa l'unica saggezza possibile.

Influenza e Eredità

L'influenza di Enesidemo sul pensiero filosofico successivo è stata profonda, sebbene spesso mediata attraverso altre figure. Il suo lavoro fu essenziale per la rinascita dello scetticismo pirroniano in età imperiale, influenzando direttamente la scuola scettica rappresentata da Sesto Empirico.

Nel Rinascimento, con la riscoperta dello scetticismo antico, le argomentazioni di Enesidemo tornarono in auge, influenzando pensatori come Michel de Montaigne e contribuendo allo sviluppo del metodo scettico in filosofia.

In epoca moderna, l'approccio relativistico di Enesidemo ha trovato echi in correnti filosofiche come il pragmatismo e il decostruzionismo, che in modi diversi mettono in discussione la possibilità di verità assolute e definitive.

"Enesidemo ci ricorda che la saggezza non consiste nel possesso della verità, ma nella consapevolezza dei limiti della nostra conoscenza."

Conclusioni

Enesidemo di Cnosso rappresenta una figura fondamentale nella storia del pensiero scettico. La sua sistematizzazione dei tropi scettici e la sua difesa dell'epoché hanno fornito allo scetticismo antico una solida base argomentativa, destinata a influenzare la filosofia per secoli.

Il suo pensiero, nato nel crogiolo culturale di Creta, tra le rovine della civiltà minoica e le influenze ellenistiche, ci offre ancora oggi strumenti preziosi per affrontare la complessità del reale e la diversità delle prospettive umane.

In un'epoca come la nostra, caratterizzata da un eccesso di informazioni e da conflitti tra visioni del mondo contrapposte, la lezione di Enesidemo sulla sospensione del giudizio e sul rispetto delle diverse prospettive appare più attuale che mai.