Il concetto di Dio in Spinoza: Deus sive Natura

Di KRK • 4 Settembre 2025 • Metafisica

"Dio è la causa immanente e non transitiva di tutte le cose" — con questa radicale affermazione, Spinoza sovverte secoli di pensiero teologico, fondando un sistema filosofico in cui Dio e Natura coincidono in un'unica sostanza infinita.
“Spinoza (1632-77) è il più nobile ed il più degno di amore dei grandi filosofi. Se qualcun altro lo ha superato dal punto di vista intellettuale, dal punto di vista etico è superiore a tutti.” (B. Russell)

Il contesto storico-intellettuale

Baruch Spinoza (1632-1677) sviluppa il suo pensiero in un'epoca di profonda trasformazione intellettuale. Cresciuto nella comunità ebraica di Amsterdam, viene scomunicato per le sue idee eretiche all'età di 24 anni. Il suo pensiero matura in dialogo critico con Cartesio, dei cui concetti fa un uso originale e sovversivo.

Cartesio vs Spinoza

Mentre Cartesio distingue radicalmente res cogitans (sostanza pensante) e res extensa (sostanza estesa), Spinoza unifica tutto in un'unica sostanza divina, i cui attributi infiniti includono sia il pensiero che l'estensione.

L'Olanda del XVII secolo, con la sua relativa tolleranza religiosa, offre a Spinoza il contesto ideale per sviluppare un pensiero radicale che unisce rigore dimostrativo e visione panteistica dell'universo.

Dio come Sostanza Unica

Gli attributi e i modi

La critica al finalismo

Implicazioni etiche e politiche

Eredita e influenza