Wilhelm Dilthey

Filosofo della comprensione e delle scienze dello spirito

Wilhelm Dilthey (1833-1911) è stato un filosofo, psicologo e pedagogista tedesco, considerato uno dei massimi esponenti dello storicismo e fondatore dell'ermeneutica filosofica moderna. Il suo lavoro ha gettato le basi per la distinzione tra scienze della natura e scienze dello spirito.

Ritratto di Wilhelm Dilthey

Wilhelm Dilthey (1833-1911), filosofo tedesco

Biografia e Formazione

Nato a Biebrich sul Reno nel 1833, Dilthey studiò teologia e filosofia a Heidelberg e Berlino. Inizialmente influenzato dall'hegelismo, sviluppò poi un pensiero originale che univa elementi dello storicismo, del romanticismo e del positivismo.

1833
Nascita a Biebrich sul Reno
1852-1856
Studi di teologia e filosofia a Heidelberg e Berlino
1864
Dottorato con una tesi sull'etica di Schleiermacher
1866-1882
Professore a Basilea, Kiel e Breslavia
1883
Pubblica "Introduzione alle scienze dello spirito"
1882-1905
Professore all'Università di Berlino
1911
Morte a Siusi, in Alto Adige

Scienze dello Spirito vs Scienze della Natura

Il contributo fondamentale di Dilthey consiste nella distinzione tra scienze della natura (Naturwissenschaften) e scienze dello spirito (Geisteswissenschaften). Mentre le prime studiano fenomeni esterni attraverso l'osservazione e la spiegazione causale, le seconde si occupano della realtà storico-sociale umana, che richiede comprensione (Verstehen) e interpretazione.

"Noi spieghiamo la natura, ma comprendiamo la vita psichica."

Per Dilthey, le scienze dello spirito hanno un carattere autonomo e irriducibile, poiché il loro oggetto - l'uomo nella sua storicità - è radicalmente diverso dagli oggetti naturali. La comprensione (Verstehen) diventa così il metodo specifico delle scienze umane, basato sull'introspezione, sull'empatia e sulla condivisione dell'esperienza vissuta (Erlebnis).

Ermeneutica e Comprensione

Dilthey sviluppò un'ermeneutica filosofica come metodologia fondamentale per le scienze dello spirito. L'ermeneutica non è solo l'arte di interpretare testi, ma la disciplina che studia le condizioni di possibilità della comprensione della realtà storica e culturale.

Secondo Dilthey, la comprensione avviene attraverso:

  • L'esperienza vissuta (Erlebnis) come fondamento della conoscenza
  • L'espressione (Ausdruck) come esteriorizzazione della vita interiore
  • La comprensione (Verstehen) come ricostruzione del senso
"L'individuo è un crocevia di sistemi culturali, un punto di intersezione di diverse sfere della società."

Il circolo ermeneutico diltheyano descrive il processo per cui la comprensione delle parti dipende dalla precomprensione del tutto, e viceversa, in un movimento continuo che arricchisce progressivamente l'interpretazione.

Storicismo e Vita

Dilthey radicalizza lo storicismo affermando che l'uomo è un essere storico attraverso e attraverso. La vita umana è sempre situata in un contesto storico determinato, e la coscienza umana è essa stessa un prodotto storico.

Il concetto di "vita" (Leben) diventa centrale nella filosofia diltheyana: non un principio biologico, ma la totalità dell'esperienza umana nella sua concretezza storica, sociale e culturale. La vita è il fondamento ultimo di ogni conoscenza e il punto di partenza di ogni filosofia.

"La vita è il fondamento che non può essere abbassato a semplice oggetto del pensiero; essa sta alla base di ogni pensiero."

La filosofia diventa così "filosofia della vita" (Lebensphilosophie), un riflettere sulla vita a partire dalla vita stessa, che cerca di comprendere il senso dell'esistenza umana nella sua storicità.

Opere Principali

  • Introduzione alle scienze dello spirito (1883) - L'opera fondamentale in cui Dilthey delinea la distinzione tra scienze della natura e scienze dello spirito.
  • L'origine della ermeneutica (1900) - Saggio in cui Dilthey sviluppa la sua teoria dell'interpretazione.
  • L'edificazione del mondo storico nelle scienze dello spirito (1910) - Opera della maturità in cui approfondisce il rapporto tra esperienza, espressione e comprensione.
  • Essenza della filosofia (1907) - Saggio in cui Dilthey riflette sulla natura e la funzione della filosofia.
  • Vita e poesia (1905) - Studio sulla relazione tra esperienza vissuta e creazione poetica.

Influenza e Eredità

L'opera di Dilthey ha esercitato un'influenza profonda sulla filosofia del Novecento, in particolare sull'ermeneutica di Heidegger e Gadamer, sulla sociologia comprensiva di Max Weber, e sulla fenomenologia di Husserl.

La sua distinzione tra spiegazione e comprensione ha segnato profondamente la metodologia delle scienze umane e sociali, influenzando campi come la psicologia, la storiografia, la sociologia e l'antropologia.

"Dilthey ha aperto la strada a una comprensione non oggettivante dell'uomo, che riconosce la storicità come dimensione costitutiva dell'esistenza umana."

Anche la psicologia ha ricevuto un importante contributo dal pensiero diltheyano, specialmente con la sua concezione della psicologia come scienza descrittiva e analitica della vita psichica, contrapposta alla psicologia esplicativa di stampo naturalistico.

Riferimenti Bibliografici

1. Dilthey, W. (1883). Introduzione alle scienze dello spirito. Firenze: La Nuova Italia, 1974.

2. Dilthey, W. (1900). L'origine dell'ermeneutica. In: Critica della ragione ermeneutica, a cura di P. Rossi. Torino: Rosenberg & Sellier, 1988.

3. Marcucci, N. (2010). Dilthey. Il mondo dello spirito. Roma: Carocci.

4. Bianco, F. (2001). Dilthey e la fondazione delle scienze dello spirito. Milano: Unicopli.