Demetrio Falereo (ca. 350-282 a.C.), allievo di Teofrasto e governatore di Atene per dieci anni, rappresenta una figura unica nell'antichità: filosofo peripatetico, statista e legislatore, la cui vita incarna la sintesi tra pensiero e azione politica.
Nascita nel demo attico di Falero, da famiglia benestante ma non aristocratica.
Diventa allievo di Teofrasto nel Peripato, distinguendosi per gli studi retorici e politici.
Cassandro lo nomina governatore (epimeletes) di Atene, carica che manterrà per un decennio.
Rovesciato da Demetrio Poliorcete, fugge prima a Tebe poi alla corte di Tolomeo I.
Consigliere di Tolomeo I a Alessandria, contribuisce alla fondazione della Biblioteca.
Morte in esilio, secondo la tradizione per il morso di un aspide.
"Demetrio univa alla profondità del filosofo l'abilità del politico, dimostrando come il sapere possa guidare l'azione di governo."
Durante il suo decennio al potere, Demetrio:
Delle numerose opere di Demetrio ci restano solo frammenti:
Trattato sull'arte oratoria che influenzò Cicerone e Quintiliano.
Analisi del ruolo del caso nella vita umana e nella storia.
Opera politica che teorizzava un equilibrio tra le città greche.
Probabile fonte per l'omonima opera attribuita ad Aristotele.
Corrispondenza con Teofrasto, Tolomeo e altri sovrani ellenistici.
Orazioni politiche e celebrative, modello di eloquenza attica.
Il pensiero di Demetrio si caratterizzava per:
"Demetrio seppe conciliare l'idealità della filosofia con le necessità della pratica politica, dimostrando che il sapere non è evasione ma strumento di governo."
Le riforme di Demetrio includevano:
Demetrio promosse:
Durante l'esilio egiziano, Demetrio:
Demetrio portò ad Alessandria:
"Fu Demetrio a suggerire a Tolomeo di raccogliere i libri di tutti i popoli, gettando le basi per la più grande impresa culturale dell'antichità."
La figura di Demetrio fu valutata diversamente:
Gli studi recenti hanno rivalutato:
I frammenti di Demetrio sono raccolti in:
Demetrio Falereo rappresenta una figura cruciale nella storia del pensiero politico antico, ponte tra la polis classica e le monarchie ellenistiche, la cui opera merita maggiore attenzione nella storia della filosofia greca.