1924-1936 | La nascita dell'Empirismo Logico e della Filosofia della Scienza moderna
Il Circolo di Vienna fu un gruppo di filosofi e scienziati che, tra il 1924 e il 1936, rivoluzionò il pensiero filosofico con il programma dell'empirismo logico. Sotto la guida di Moritz Schlick, il Circolo promosse una concezione scientifica del mondo basata sulla logica, l'empiria e il rifiuto della metafisica tradizionale.
Il Circolo di Vienna si formò ufficialmente nel 1924 attorno alla figura di Moritz Schlick, che aveva assunto la cattedra di filosofia delle scienze inductive all'Università di Vienna. Il gruppo traeva ispirazione dalle rivoluzioni nella fisica moderna e dalla nuova logica matematica sviluppata da Frege, Russell e Whitehead.
Il momento di massimo splendore del Circolo coincise con la pubblicazione nel 1929 del manifesto "La concezione scientifica del mondo. Il Circolo di Vienna", redatto da Carnap, Hahn e Neurath. Con l'avvento del nazismo e l'assassinio di Schlick nel 1936, molti membri emigrarono, diffondendo le idee del Circolo nel mondo anglosassone.
Fisico e filosofo, focalizzato sui fondamenti della conoscenza e l'epistemologia delle scienze.
Sviluppò la sintassi logica del linguaggio e il principio di verificazione.
Promosse l'unità della scienza e il physicalismo, e concepì l'enciclopedia della scienza unificata.
Contribuì alla logica matematica e all'analisi del linguaggio scientifico.
Si occupò di fisica, psicologia e del problema mente-corpo in prospettiva empirista.
Lavorò sui fondamenti della matematica e la filosofia del linguaggio.
Il Circolo di Vienna sviluppò un programma filosofico basato su alcuni principi fondamentali che avrebbero rivoluzionato la filosofia del XX secolo.
Il significato di una proposizione coincide con il suo metodo di verifica
La filosofia come analisi logica del linguaggio scientifico
Rifiuto dei problemi metafisici come privi di significato
Il linguaggio della fisica come linguaggio universale della scienza
Unificazione di tutte le scienze attraverso un linguaggio comune
Riduzione di tutti gli enunciati scientifici a enunciati protocollari
Questi principi rappresentavano un programma ambizioso per riformare la filosofia, trasformandola da disciplina speculativa ad attività di chiarificazione concettuale al servizio della scienza.
Il Circolo di Vienna ha profondamente influenzato lo sviluppo della filosofia analitica, specialmente attraverso l'emigrazione dei suoi membri nei paesi anglosassoni.
Le discussioni del Circolo hanno gettato le basi per la filosofia della scienza contemporanea, influenzando pensatori come Popper, Kuhn e Feyerabend.
L'attenzione alla logica formale ha contribuito allo sviluppo della logica matematica e dell'informatica teorica.
Nonostante lo scioglimento del Circolo, le sue idee continuarono a svilupparsi attraverso figure come Carnap negli Stati Uniti e Popper in Inghilterra. L'eredità del Circolo di Vienna è visibile nella filosofia della scienza, nell'epistemologia e nella filosofia del linguaggio contemporanee.