"Quando Diogene cercava un uomo con una lanterna"
Il cinismo è una corrente filosofica nata nell'antica Grecia nel V secolo a.C., fondata da Antistene e resa celebre dal suo allievo Diogene di Sinope. Il termine "cinico" deriva dal greco "kynikos", che significa "simile a un cane", un appellativo che i cinici stessi accettavano con orgoglio, vedendo nell'animale un modello di vita libero da convenzioni sociali.
"Chiesero a Diogene perché la gente desse elemosina ai mendicanti e non ai filosofi. Rispose: 'Perché pensano che possano diventare ciechi e zoppi, ma mai filosofi'."
Il cinismo proponeva un ritorno alla natura e un rifiuto delle convenzioni sociali, della ricchezza e del potere. I cinici vivevano in estrema povertà, spesso mendicando, e praticavano un'ascesi volta all'autosufficienza e alla libertà interiore.
I cinici cercavano di raggiungere l'autarchia, cioè l'autosufficienza assoluta, liberandosi da ogni dipendenza materiale o sociale. Diogene viveva in una botte e possedeva solo un mantello, una bisaccia e una ciotola (che gettò via quando vide un bambino bere con le mani).
La parresia era il coraggio di dire la verità senza mezzi termini, anche a rischio di offendere o scandalizzare. I cinici usavano spesso l'ironia e la provocazione per smascherare l'ipocrisia sociale.
L'ascesi cinica consisteva nell'abituarsi alla fatica, al dolore e alla privazione per rafforzare il carattere e raggiungere l'apatia, l'assenza di turbamenti.
Diogene (412-323 a.C.) è la figura più emblematica del cinismo. Nato a Sinope, fu esiliato e si trasferì ad Atene, dove divenne discepolo di Antistene. Le sue gesta leggendarie lo resero celebre:
"Diogene vide un ragazzo che beveva con le mani, allora gettò via la sua ciotola dicendo: 'Un fanciullo mi ha battuto in semplicità di vita!'."
Nell'uso contemporaneo, il termine "cinismo" ha assunto un significato diverso dall'originario filosofico, indicando spesso un atteggiamento di sfiducia generalizzata verso le motivazioni altrui, con toni di disincanto e ironia amara.
Cinismo Antico | Cinismo Moderno |
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Ricerca della virtù | Sfiducia nelle virtù |
Liberazione dalle convenzioni | Disillusione verso le istituzioni |
Provocazione costruttiva | Ironia distruttiva |
Tuttavia, alcuni autori moderni come Nietzsche hanno visto nel cinismo antico un precursore del loro pensiero critico verso la morale tradizionale.
Lo stoicismo ereditò molti elementi del cinismo, soprattutto l'ideale di autosufficienza e l'indifferenza verso i beni esterni, ma in una forma meno radicale e più adatta alla vita sociale.
Figure come i punk, gli hobo o alcuni tipi di attivisti radicali possono essere visti come eredi moderni dello spirito cinico nella loro opposizione alle convenzioni sociali e al consumismo.
La tradizione satirica e grottesca, da Rabelais a Swift fino a George Carlin, porta avanti lo spirito cinico di smascheramento delle ipocrisie sociali attraverso l'umorismo e l'esagerazione.