Massimo Cacciari

Filosofia della Metropoli

Massimo Cacciari

Massimo Cacciari (1944) è uno dei più importanti filosofi e politici italiani contemporanei. Professore di Estetica all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha unito ricerca filosofica e impegno politico, diventando anche sindaco di Venezia.

  • 1944: Nasce a Venezia il 5 giugno
  • 1967: Si laurea in Filosofia all'Università di Padova
  • 1976-1983: Deputato per il Partito di Unità Proletaria
  • 1993-2000: Sindaco di Venezia
  • 2002: Pubblica "L'arcipelago", opera fondamentale
  • Oggi: Professore emerito e saggista

"La città è il luogo dove il conflitto diventa forma, dove la contraddizione si fa architettura."

— Massimo Cacciari

Tra Metropoli e Negativo

Cacciari ha sviluppato una filosofia originale che unisce riflessione sulla città, teologia negativa e analisi del potere.

L'arcipelago

L'arcipelago (2002)

Analisi filosofica della città contemporanea come spazio di conflitto e pluralità. Cacciari esplora come la metropoli moderna rappresenti la crisi delle forme tradizionali di comunità.

"Il negativo non è ciò che manca, ma ciò che eccede ogni forma determinata."

— Massimo Cacciari, Della cosa ultima

Un Percorso Multidisciplinare

L'opera di Cacciari spazia dalla filosofia politica all'estetica, dalla teologia all'urbanistica.

Krisis (1976)

Studio sulla crisi del pensiero moderno e sulle figure della razionalità contemporanea.

Della cosa ultima (2004)

Riflessione sulla teologia negativa e il rapporto tra filosofia e religione.

Labirinto filosofico (2014)

Raccolta di saggi che attraversano l'intero percorso intellettuale di Cacciari.

L'Influenza di Cacciari

Il pensiero di Cacciari continua a influenzare la filosofia contemporanea, l'urbanistica e la teoria politica.

Contributi Fondamentali

  • Filosofia della città: Ha ridefinito l'approccio allo spazio urbano
  • Teologia negativa: Interpretazioni innovative della tradizione apofatica
  • Teoria politica: Analisi originali del potere e della sovranità

"Cacciari ci ha insegnato che pensare la città significa pensare la complessità del vivere contemporaneo."