Anicio Manlio Torquato Severino Boezio (Roma, 480 circa - Pavia, 524/525) è una figura cardine nella storia del pensiero occidentale, ponte tra l'antichità classica e il medioevo. Nato in una illustre famiglia romana della gens Anicia, ricevette un'educazione raffinata sia in latino che in greco.
La sua vita si svolse durante il regno di Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti che governava l'Italia in nome dell'imperatore d'Oriente. Boezio ricoprì importanti cariche pubbliche, diventando console nel 510 e magister officiorum (capo dell'amministrazione civile) nel 523.
480 d.C.
Nascita di Boezio a Roma da una famiglia aristocratica
510 d.C.
Diventa console dell'Impero Romano d'Occidente
523 d.C.
Nominato magister officiorum da Teodorico
524-525 d.C.
Imprigionamento e morte a Pavia
La sua caduta in disgrazia fu improvvisa: accusato di tradimento per aver difeso il senatore Albino e sospettato di cospirare con l'imperatore bizantino Giustino I contro Teodorico, fu imprigionato a Pavia dove compose la sua opera più celebre, La consolazione della filosofia, prima di essere giustiziato.