Strutturalismo Marxista e Teoria dell'Ideologia: Una Rilettura Radicale di Marx
Louis Althusser (1918-1990) è stato uno dei filosofi marxisti più influenti e controversi del XX secolo. Nato in Algeria da una famiglia francese, la sua vita fu segnata da lutti, malattia mentale e dal tragico evento del 1980 quando strangolò la moglie Hélène Rytmann.
Althusser studiò all'École Normale Supérieure di Parigi, dove in seguito divenne professore. La sua carriera accademica fu interrotta dalla Seconda Guerra Mondiale, durante la quale fu prigioniero di guerra in Germania. Dopo la guerra, si avvicinò al Partito Comunista Francese, di cui divenne uno dei principali teorici.
Le sue opere principali includono "Per Marx" (1965), "Leggere il Capitale" (1965, con i suoi allievi), "Ideologia e apparati ideologici di Stato" (1970) e la sua autobiografia "L'avvenire dura a lungo" (1992), pubblicata postuma. La sua filosofia rappresenta un tentativo di rinnovare il marxismo attraverso gli strumenti dello strutturalismo e della psicoanalisi.
Nonostante i suoi gravi problemi mentali che lo portarono a numerosi ricoveri in ospedale psichiatrico, Althusser sviluppò una delle teorie più sofisticate e influenti dell'ideologia e dell'apparato statale, che avrebbe profondamente influenzato la filosofia politica contemporanea.
La sua tragica morte della moglie e il successivo giudizio di infermità mentale segnarono la fine della sua carriera pubblica, ma non della sua influenza sul pensiero filosofico e politico.
Uno dei contributi più importanti di Althusser fu la sua rilettura di Marx attraverso il concetto di "rottura epistemologica", mutuato dal filosofo della scienza Gaston Bachelard.
Althusser sosteneva che nell'opera di Marx si potesse identificare una netta rottura tra i scritti giovanili, ancora influenzati dall'umanismo e dall'idealismo hegeliano, e i scritti della maturità, dove Marx avrebbe sviluppato una vera e propria scienza della storia: il materialismo storico.
Questa rottura epistemologica separerebbe:
Secondo Althusser, questa distinzione era cruciale per liberare il marxismo dalle interpretazioni umaniste e storiciste che dominavano nel dopoguerra, specialmente dopo la pubblicazione dei Manoscritti economico-filosofici del 1844 di Marx.
La lettura althusseriana di Marx enfatizzava:
Questa interpretazione ebbe un enorme impatto sugli studi marxisti, provocando accesi dibattiti e contribuendo a definire il campo del marxismo strutturalista.
Il contributo più celebre di Althusser è la sua teoria dell'ideologia, sviluppata principalmente nel saggio "Ideologia e apparati ideologici di Stato" (1970).
Althusser distingue tra:
Per Althusser, gli AIS svolgono un ruolo fondamentale nel riprodurre i rapporti di produzione capitalistici. Tra tutti gli apparati ideologici, la scuola assume un'importanza particolare nelle società capitalistiche moderne, sostituendo la chiesa come apparato ideologico dominante.
La teoria althusseriana dell'ideologia si basa su diverse tesi fondamentali:
Questa concezione dell'ideologia come pratica materiale che costituisce i soggetti ha influenzato profondamente la filosofia post-strutturalista, gli studi culturali e la teoria critica.
Althusser introduce anche il concetto di "soggetto assoluto" (Dio nella religione, l'Umanesimo nell'ideologia borghese) verso cui tutti i soggetti sono orientati, anticipando temi che saranno sviluppati dalla teoria del discorso e dagli studi postcoloniali.
Althusser sviluppò una versione originale di strutturalismo marxista, centrata sui concetti di "sovradeterminazione" e "pratica teorica".
Contrariamente all'economicismo di alcune interpretazioni marxiste, Althusser sosteneva che la struttura sociale fosse un tutto complesso composto da diverse istanze (economia, politica, ideologia) relative autonome, sebbene l'economia determinasse "in ultima istanza" quale istanza sarebbe stata dominante.
Il concetto chiave di questa teoria è la sovradeterminazione:
Althusser concettualizza la società come una struttura articolata in tre pratiche fondamentali:
Questa teoria permetteva ad Althusser di spiegare perché le rivoluzioni non avvenissero necessariamente nei paesi più sviluppati economicamente (come predetto da Marx) ma in contesti dove multiple contraddizioni si condensavano in una crisi rivoluzionaria.
Lo strutturalismo althusseriano, sebbene spesso criticato per il suo determinismo strutturale, rappresentò un tentativo ambizioso di conciliare la determinazione economica con la relativa autonomia degli altri livelli sociali.
Negli ultimi anni della sua vita, Althusser sviluppò una nuova filosofia del "materialismo aleatorio" o "dell'incontro", che rappresentava una significativa evoluzione del suo pensiero.
Il materialismo aleatorio rappresenta una rottura con lo strutturalismo delle opere precedenti e un avvicinamento a temi più vicini alla filosofia di Deleuze, Derrida e alla fisica quantistica.
I concetti chiave di questa ultima fase includono:
In questa prospettiva, Althusser rilegge la storia del materialismo come una "corrente sotterranea" che da Epicuro e Lucrezio giunge fino a Machiavelli, Spinoza e Marx, enfatizzando il caso, la contingenza e la possibilità.
Il materialismo aleatorio sostiene che:
Questa ultima filosofia rappresenta sia una continuazione che una critica del suo precedente strutturalismo, mantenendo l'anti-umanismo e l'anti-storicismo ma abbandonando il determinismo strutturale in favore di una filosofia della contingenza e della possibilità.
Il materialismo aleatorio è stato riscoperto recentemente come anticipatore di temi centrali nel pensiero contemporaneo, dal nuovo materialismo alla teoria dell'assemblaggio.
L'eredità di Althusser è vasta e controversa, con influenze che vanno oltre il marxismo per toccare campi come gli studi culturali, il post-strutturalismo e la teoria critica.
Le principali aree di influenza di Althusser includono:
Tuttavia, il pensiero di Althusser ha anche suscitato numerose critiche:
Nonostante queste critiche, l'importanza di Althusser per la filosofia contemporanea rimane indiscutibile. I suoi concetti di interpellazione, apparati ideologici di Stato e sovradeterminazione continuano a essere strumenti potenti per analizzare il potere, l'ideologia e la soggettività nelle società contemporanee.
La riscoperta del suo ultimo lavoro sul materialismo aleatorio ha inoltre aperto nuove prospettive per un marxismo non deterministico e attento alla contingenza e alla possibilità storica.