Alessandro di Afrodisia (in greco antico: Ἀλέξανδρος ὁ Ἀφροδισιεύς) fu un filosofo peripatetico greco attivo tra la fine del II e l'inizio del III secolo d.C. Nacque ad Afrodisia, in Caria (nell'odierna Turchia), da cui deriva il suo epiteto.
Fu discepolo di Sosigene e Ermino, e insegnò ad Atene tra il 198 e il 211 d.C., durante il regno degli imperatori romani Settimio Severo e Caracalla. La sua nomina a capo della scuola peripatetica ad Atene fu probabilmente favorita dall'imperatore stesso, testimoniando il prestigio di cui godeva.
La sua attività filosofica si colloca in un periodo di rinascita dell'interesse per Aristotele, dopo secoli di predominio delle scuole platoniche. Alessandro rappresenta il tentativo più sistematico nell'antichità di difendere e sviluppare il pensiero aristotelico nella sua forma più pura.