Roberto Ardigò (1828-1920) è stato una figura centrale nella filosofia italiana del XIX secolo, considerato il principale esponente del positivismo italiano. La sua opera ha segnato una svolta nel pensiero filosofico nazionale, coniugando rigore scientifico e riflessione filosofica.
Nascita a Casteldidone (Cremona) il 28 gennaio.
Studi teologici e ordinazione sacerdotale. Inizia a insegnare nei seminari.
Pubblicazione de "La psicologia come scienza positiva", opera fondamentale che segna la sua adesione al positivismo.
Abbandono dello stato sacerdotale e laicizzazione. Inizia l'insegnamento universitario.
Professore di Filosofia teoretica all'Università di Padova. Periodo di massima produzione filosofica.
Morte a Mantova il 15 settembre.
"La libertà del pensiero è la condizione prima di ogni progresso scientifico e morale."
Ardigò sviluppa una forma originale di positivismo, distaccandosi dal modello comtiano e avvicinandosi piuttosto all'evoluzionismo spenceriano. Il suo sistema filosofico si basa su:
Ardigò opera una radicale demistificazione delle credenze metafisiche e religiose, interpretandole come forme primitive di conoscenza superate dallo sviluppo scientifico. La sua critica si concentra su:
Ardigò elabora una pedagogia basata sull'osservazione scientifica dello sviluppo psichico, anticipando temi che saranno sviluppati dalla psicologia dell'età evolutiva:
Fondamentale opera che segna la svolta positivista di Ardigò, in cui applica il metodo scientifico allo studio dei fenomeni psichici.
Esposizione sistematica di un'etica laica basata sui principi del positivismo evoluzionistico.
Analisi del processo percettivo dal punto di vista della psicologia scientifica.
Applicazione del principio di "naturale formazione" alla cosmologia.
Studio sull'identità personale e la continuità della coscienza.
Raccolta postuma in 12 volumi di tutti gli scritti di Ardigò, curata da Giovanni Marchesini.
L'influsso di Ardigò si estese ben oltre l'ambito filosofico, interessando:
Il pensiero di Ardigò suscitò vivaci reazioni:
"Ardigò ha il merito di aver portato in Italia il metodo sperimentale nello studio dei fenomeni psichici, superando le astrattezze della psicologia metafisica."
Negli ultimi decenni si è assistito a un rinnovato interesse per Ardigò:
Le linee di sviluppo più promettenti negli studi ardigiani:
L'opera di Ardigò rappresenta ancora oggi una miniera di spunti per riflettere sui rapporti tra scienza e filosofia, tra evoluzione e cultura, tra metodo sperimentale e indagine umanistica.