Nella storia del pensiero occidentale, pochi nomi risuonano con l'eco e l'importanza di quello di **Talete di Mileto**. Vissuto tra la fine del VII e la metà del VI secolo a.C., nella fiorente città ionica di Mileto (odierna Turchia), Talete è universalmente riconosciuto come il primo filosofo, l'iniziatore di una tradizione di pensiero che avrebbe plasmato l'intera civiltà europea. La sua grandezza non risiede tanto nella complessità del suo sistema, quanto piuttosto nel rivoluzionario approccio metodologico che introdusse: la ricerca di un principio razionale che spiegasse la totalità del reale, superando le precedenti narrazioni mitologiche.
---Talete fu una figura poliedrica, tipica del sapiente greco arcaico. Non era solo un pensatore, ma anche un matematico, un astronomo e un uomo politico. La sua fama era tale che fu annoverato tra i Sette Saggi dell'antica Grecia, un gruppo di figure venerate per la loro saggezza pratica e le loro massime morali. Purtroppo, di Talete non ci è giunto alcuno scritto diretto; le sue teorie ci sono note principalmente attraverso testimonianze posteriori, in particolare quelle di Aristotele.
«Talete, il fondatore di questa scuola di filosofia, dice che il principio è l'acqua (perciò anche la terra sta sull'acqua) [...] forse traendo questa conclusione dall'osservazione che il nutrimento di tutte le cose è umido e che il caldo stesso deriva dall'umido e vive di esso.»
Il contributo più celebre e significativo di Talete alla filosofia è la sua indagine sull'archè (ἀρχή), ovvero il principio primo, la sostanza originaria e fondante da cui tutte le cose hanno avuto origine e in cui tutte ritornano. Talete identificò questo principio nell'acqua.
La scelta dell'acqua non fu arbitraria, ma basata su osservazioni empiriche e deduzioni razionali, un approccio innovativo per l'epoca:
Questa visione, per quanto oggi possa apparire ingenua, fu un gigantesco passo avanti: per la prima volta, si cercava una spiegazione naturalistica e unitaria del cosmo, basata sull'osservazione e sulla ragione, non più su miti e divinità.
---Oltre alla sua speculazione sull'archè, a Talete sono attribuite diverse conquiste nel campo della scienza e della tecnica:
La sua famosa affermazione "Tutto è pieno di dei" (o "di spiriti") non deve essere interpretata in senso religioso-politeistico. Piuttosto, essa indica che Talete attribuiva alla materia stessa (l'acqua) una capacità intrinseca di movimento e vitalità (ilozoismo), che non richiedeva un intervento esterno divino. Questo è un passo verso una visione immanente e materialistica della natura.
---Il contributo di Talete fu fondamentale per l'intera tradizione filosofica successiva. Con lui si apre il capitolo dei **Presocratici**, i primi pensatori che si interrogarono sulla natura del cosmo (physis) in modo razionale. La sua ricerca dell'archè inaugurò una serie di domande che avrebbero animato la filosofia per secoli:
Talete non diede risposte definitive, ma pose le domande giuste, aprendo la strada a un nuovo modo di comprendere il mondo, un modo che si affidava non più alla narrazione mitica, ma alla forza della ragione e dell'osservazione. Per questo, a ragione, è considerato il vero padre della filosofia occidentale.